Coronavirus: misure “collaborative” nella gestione della prevenzione del rischio presso lo Studio Medico
Carissime,
promuovere e comunicare l'importanza della prevenzione,
dello screening precoce e della cura è la mia occupazione costante. In questo
particolare momento bisogna contenere le paure e le psicosi e ragionare insieme.
Abbiamo bisogno di solidarietà collettiva e di informazioni chiare, arginare le
informazioni sbagliate e in generale la disinformazione.
Le conoscenze
scientifiche sul coronavirus e la sua evoluzione clinica sono in continuo
aggiornamento, è una malattia nuova per la quale esistono ancora molte
incognite. È comprensibile che ci sia confusione, ansia e paura.
Il periodo
di incubazione, ovvero il tempo che intercorre fra il contagio e lo
sviluppo dei
sintomi clinici, si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un
massimo di 14 giorni. I sintomi principali sono febbre, tosse, difficoltà
respiratorie, irritazione congiuntivale, dolori muscolari e mal di gola.
Per la sicurezza di tutti i pazienti e accompagnatori che frequentano lo
studio e la clinica garantiamo un costante ricambio d’aria nello studio e in
sala d’attesa. Stiamo modificando gli orari degli appuntamenti per ridurre il
tempo di permanenza nel salottino. Per chi preferisce non aspettare in sala
d’attesa (alternative gradevoli per la breve attesa, il bar o salottino
all’ingresso), sarete chiamate al telefono o avvisate con un messaggio per
entrare direttamente in visita.
Sono a vostra disposizione nella Casa di Cura i dispositivi di
protezione individuali disinfettanti per le mani. All’ingresso della clinica è
stato attivato un punto di fast screening per l’immediata identificazione dei
soggetti a rischio.
Vi ricordo i punti fondamentali che le istituzioni
stanno divulgando attraverso ogni mezzo di comunicazione:
• lavare spesso le
mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol
• mantenere una
certa distanza – almeno due metri – dalle altre persone, in particolare quando
tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto
nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza
ravvicinata
• evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
Se sospettate di essere stato in stretto contatto con una persona
affetta da malattia respiratoria Covid-19 chiamate il numero verde regionale
800118800.
Per le mie pazienti in gravidanza, brevi consigli su come
comportarsi
La gravidanza determina nella donna uno stato clinico ed
immunitario che che la rende più suscettibile ad infezioni varie, tra cui anche
quelle respiratorie bersaglio del Coronavirus. La donna in gravidanza, più della
popolazione generale, deve attenersi scrupolasamente alle misure di prevenzione
del contagio e quindi: lavarsi spesso le mani con il sapone, evitare di toccarsi
occhi e bocca con le mani, evitare luoghi affollati, tenersi a distanza (a un
metro dice il Ministero della Salute) da persone che presentano sintomi
influenzali o respiratori oppure potrebbero essere entrate in contatto con il
virus.
Se allatti
Le stesse misure di prevenzione si raccomandano in
allattamento per ridurre il rischio di trasmissione al bambino: l’igiene delle
mani e l’uso della mascherina durante la poppata.
Leggi l’approfondimento
dedicato al coravirus in gravidanza e in allattamento pubblicato dall’AOGOI nel
Notiziario settimanale dei ginecologi italiani.
Vi ringrazio e come sempre,
Vi rinnovo la mia presenza, per tutte voi e i vostri familiari, potete scrivermi
mail, utilizzare i social per interagire con lo studio, fare domande alle quali
certamente risponderò, per la vostra tranquillità, che in questo momento vuol
dire: “Niente panico!”
Precauzione e prudenza senza panico e psicosi…
c’è
bisogno della collaborazione di tutti.
Vi ricordo i miei contatti social,
Facebook
e Instagram, in continuo aggiornamento su questo tema.
Alcuni links utili
Ministero della Salute
Nuovo coronavirus - Dieci comportamenti da seguire (PDF 1.04 Mb)
Regione Lazio
Campagna d'informazione (PDF 142,19KB)
Riferimenti Dipartimenti di Prevenzione delle ASL - aggiornato al 4 marzo 2020
(PDF 188,05KB)